25 anni senza Drazen Petrovic

25 anni fa, il 7 giugno 1993, il basket perdeva prematuramente Drazen Petrovic, uno dei più grandi giocatori della storia di questo gioco, non solo a livello europeo, ma mondiale. Per far capire quanto fosse grande, ecco alcune brevi parole di Federico Buffa: “Ricordatevi sempre che quando vedete un europeo in Nba la strada l’ha asfaltata Drazen“.

Drazen Petrovic inventava canestri ed assist in ogni modo. In campo aveva un atteggiamento irriverente, quasi di sfida nei confronti degli avversari,  che nulla potevano contro il suo inarrestabile talento. Un talento sul quale Drazen aveva lavorato con ore e ore di allenamento in palestra.

Drazen Petrovic morì a Denkendorf il 7 giugno 1993. Dopo una partita di qualificazione giocata dalla sua Croazia contro la Polonia, chiusa con 30 punti a referto, Drazen sceglie di tornare a casa in macchina con la fidanzata e non in aereo con il resto della squadra. La macchina guidata dalla fidanzata si scontrò con un camion che viaggiava nel senso opposto. Drazen morì sul colpo. Il giorno del suo funerale a Zagabria parteciparono oltre 100 mila persone.

I croati considerano Drazen Petrovic un eroe nazionale, ed in Croazia il 7 giugno è una giornata di lutto nazionale.

La carriera di Drazen Petrovic in Europa

Drazen Petrovic era un giocatore che esordì nella massima serie slava a soli 15 anni con la maglia del Sibenik . Soprannominato prima come “il diavolo di Sebenico” e poi “il Mozart dei canestri“, Drazen brucia le tappe. A 16 gioca titolare nel Sibenik, ed a soli 18 anni porta per mano la sua squadra fino alla finale di Coppa Korac del 1982, poi persa contro il Limoges.

All’età di 20 anni è il leader indiscusso del Cibona Zagabria, che grazie al suo talento riesce a conquistare 2 Coppe Campioni, 1 European Cup ed un campionato di Jugoslavia. Nella lega Jugoslava Drazen viaggia ad una media di 43,3 punti a partita. Nel 1985, a soli 21 anni, in campionato riesce a segnare 112 punti in una partita (ovviamente vinta) contro l’Olimpija Ljubljana.

Nel 1988 passa al Real Madrid firmando un contratto di 4 milioni di dollari l’anno, una cifra spropositata per l’epoca. Con la maglia del Real conquista la Coppa delle Coppe nel 1989, battendo in finale la grande Snaidero Caserta di Gentile, Esposito e Oscar Schmidt. La partita finisce con il risultato di 117-113 infavore dei Blancos, con Petrovic che mette a referto ben 62 punti. In Europa nonce n’è per nessuno, Drazen è un fuori categoria.

Drazen Petrovic
Drazen Petrovic

La NBA

Dopo una sola stagione con la maglia  del Real Madrid arriva il momento della NBA. Dopo aver vinto tutto in Europa il Mozart dei canestri vuole un’altra sfida. Petrovic dichira “voglio dimostrare di poter giocare anche nella NBA“. Le prime due stagioni le passa a Portland, ma Drazen non trova la fiducia della squadra e della franchigia, che a metà della seconda stagione lo spedisce ai New Jersey Nets.

Con la maglia n°3 dei Nets finalmente Drazen Petrovic mette in mostra tutto il suo talento anche nella NBA. Chiude la prima stagione segnando 20,6 punti a partita, tirando col 51% dal campo. Nel corso di quella stagione Drazen gioca la sua famosa partita contro Vernon Maxwell, che al tempo giocava con gli Houston Rockets.  Nella conferenza stampa prepartita Vernon Maxwell dichiarò: Deve ancora nascere un europeo bianco che mi faccia il culo“. Quell’europe era già nato e si chiamava Drazen Petrovic. Il n°3 dei Nets chiuse quella partita realizzando 44 punti.

La seconda stagione i punti a partita di Drazen diventano 22,3 e diventa a tutti gli effetti uno dei giocatori più forti della Lega. Infatti a fine stagione Petrovic viene inserito nel terzo quintetto NBA.

Purtroppo la sua quarta stagione NBA sarà anche l’ultima della sua carriera. Non sapremo mai cosa avrebbe potuto fare negli anni successivi contro Jordan, Barkley & company. Ma era arrivato ad un livello altissimo, ed uno come lui non si sarebbe certo fermato lì. Avrebbe trovato i modo di vincere ee di imporsi al massimo livello anche nella NBA.

Drazen Petrovic
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