Lakers: sweep e rifondazione

Lakers: sweep

Che la stagione dei Lakers non potesse finire come negli ultimi due anni si intuiva da tempo, ma uscire nella semifinale di conference con uno sweep da parte dei perdentoni di Dallas non era facilmente pronosticabile.

Kobe e compagni chiudono quindi l’annata nel peggiore dei modi “regalando” a coach Phil Jackson il primo 4-0 della sua straordinaria carriera che a meno di clamorosi ripensamenti si è chiusa questa notte sul campo dei Mavs.

La condizione dei Lakers nei playoff lasciava a desiderare, ma gli errori sono stati probabilmente a monte quando si è pensato che con una panchina del genere i gialloviola potessero giocare per il titolo. E quando si sono liberati sul mercato giocatori come Bibby e Stojakovic che potevano fare molto comodo non c’è stata la forza e/o la volontà di andare a prenderli.

Ora non resta altro da fare che sedersi ad un tavolino e programmare la tanto attesa rifondazione dei losangelini che dovrà partire inevitabilmente dal nome del nuovo coach. Il nome più gettonato sembra essere quello di Brian Show, attuale vice allenatore di Phil Jackson e membro dei Lakers del Tree-peath 2000-2001-2002, ma anche Rick Adelman sembrerebbe un’ipotesi plausibile.

Il secondo atto sarà la rivoluzione del roster, che ripartirà ovviamente da Kobe Bryant e pochi altri. Oltre al Black Mamba nessuno ha la certezza di rimanere in gialloviola. Del quintetto base partirà sicuramente uno fra Gasol e Bynum, così come farà le valigie Ron Artest, mentre Fisher probabilmente rimarrà solo con un ruolo da comprimario. Della panchina, probabilmente la più scarsa dell’ultimo decennio se escludiamo Odom, tutti sono a rischio. I nuovi Blake e Barnes sono stati due autentici flop, ma anche Shannon Brown non è riuscito ad incidere come gli anni scorsi.

Su chi puntere per ripartire? Facile fare il nome di Chris Paul, anche se penso sia difficilissimo andare a prenderlo. Però magari mettere un Gasol sul piatto della bilancia potrebbe rendere l’affare meno complicato di quanto si pensa. Anche un Dwight Howard, ormai in rotta con i Magic potrebbe essere un obbiettivo dei Lakers, che in questo caso potrebbero provare ad intavolare uno scambio con Bynum, visto che oltretutto a livello contrattuale non ci sono differenze.

Ma rispetto a quest’anno i Lakers dovranno cercare di costruire un roster più lungo e soprattutto più giovane visto che quest’anno 10 giocatori su 15 avevano oltre 30 anni, con il solo Bynum come under30 in quintetto.

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