#NBA, Adam Silver: le nuove regole per l’Hack-a-Shaq ed i Super Team che stanno nascendo. E David Aldridge dice la sua……

Dopo i movimenti delle free agency nella NBA arriva una novità anche dalle regole. Il consiglio di amministrazione della NBA infatti ha approvato il cambio della la regola relativa al fallo sistematico sui giocatori che hanno difficoltà con i tiri liberi (conosciuta più comunemente come Hack-a-Shaq) per mandarli in lunetta. Adam Silver, Commissioner della NBA, ha detto la sua anche sui movimenti delle free agency dichiarando che rispetta “la scelta di Kevin Durant di andare ai Warriors” ma puntualizzando che “per la NBA non è la situazione ideale“. Ma su questa situazione ha detto la sua anche il grande David Aldridge, andate a fine articolo per leggere il suo commento.

Fino a questa stagione l’Hack-a-Shaq era vietato negli ultimi 2 minuti dell’ultimo quarto. Dalla prossima stagione, per migliorare il flusso del gioco ed evitare troppe pause che penalizzano lo spettacolo, la regola cambierà e le squadre non potranno commettere falli lontano dalla palla nei due minuti finali di ogni quarto di gioco. Inoltre in  caso di violazione di questa regola la squadra che la infrange non sarà sanzionata più con i 2 tiri liberi per la squadra che subisce il fallo, ma con 1 tiro libero ed il possesso per la squadra che subisce il fallo. Secondo Adam Silver, Commissioner della NBA, l’introduzione delle nuove regole dovrebbe tagliare i falli lontano dalla palla del 45% rispetto all’ultima stagione. Mark Cuban, proprietario dei Dallas Mavericks, non era d’accordo sulla modifica di questa regola che andrà a favorire giocatori come Dwight Howard, Andre Drummond e DeAndre Jordan che la scorsa stagione sono stati i peggiori tiratori di tiri liberi della lega.

Adam Silver ha parlato anche della scelta di Kevin Durant di firmare per i Warriors nel corso della conferenza stampa tenuta con i media a Las Vegas dopo la riunione del consiglio annuale della NBA. Il commissioner ha evidenziato come l’equilibrio competitivo di tutta la NBA sia a rischio a seguito di scelte di questo tipo. Queste sono le parole che ha rilasciato ad ESPN: “Giusto per essere assolutamente chiaro, non credo che il passaggio di DurantGolden State sia ideale dal punto di vista del campionato. La progettazione di un contratto collettivo dovrebbe favorire la distribuzione di grandi giocatori in tutto il campionato, in tutte le squadre. Ma d’altra parte è assolutamente da rispettare il diritto di un giocatore di diventare un free agent e in questo caso per Kevin Durant di prendere la decisione che sente essere la migliore per lui“.

Ecco qua cosa ha detto a tale proposito David Aldridge a Bleacher Report:

Non c’è mai stato equilibrio competitivo nella NBA. Mai. Mai. Non nell’era di Bill Russell, o in quella di Wilt Chamberlain, nemmeno in quella di Larry Bird, di Magic Johnson o di Isiah Thomas. Non in epoca di Michael Jordan, Kobe Bryant o di Tim Duncan.

Bird, un Hall of Famer, ha giocato con altri quattro futuro Hall of Famer: Kevin McHale, Nate Archibald, Robert Parish e Dennis Johnson. Magic Johnson, un altro Hall of Famer, ha giocato con altri tre futuri Hall of Famer come Bob McAdoo, Kareem Abdul-Jabbar e James Worthy. Isiah Thomas, anche lui Hall of Famer, ha giocato con altri tre futuri Hall of Fame: Joe Dumars, Adrian Dantley e Dennis Rodman.

E Rodman, dopo un breve soggiorno a San Antonio, ha deciso che il modo migliore per vincere altri anelli era quello di raggiungere suoi ex nemici a Chicago, dove assieme a Michael Jordan e Scottie Pippen (entrambi Hall of Famer) ha vinto altri tre anelli.

Quindi non c’è niente di nuovo. E ‘solo una novità per voi.

I Cleveland Cavaliers sono diventati solo la 19^ squadra nella storia della lega a vincere il titolo NBA. Se poi si pensa che dieci squadre, tra cui i Golden State Warriors, hanno vinto 61 dei 70 campionati nella storia della NBA……

Effettivamente David Aldridge ha ragione, che dite? Anche io l’avevo messa su questi termini pochi giorni dopo la firma di Durant…..

Adam Silver, Commissioner NBA
Adam Silver, Commissioner NBA

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