Basket: Petrucci e gli stranieri in Serie A – Meno tutela e più lavoro!

Gianni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, lancia l’allarme sulle “quote” di italiani nella massima serie del campionato di Basket: “Ci sono troppi stranieri in serie A“. L’Unione Europea è contraria alle norme per la tutela dei “giocatori indigeni”, ma il presidente FIP ci prova ugualmente chiedendo aiuto al presidente del CONI, Giovanni Malagò, per poter cambiare le regole sugli stranieri.

Io dico invece che bisognerebbe iniziare a lavorare di più sul campo stando un’pò meno alla scrivania e di più in palestra. Bisognerebbe iniziare a dare una certa stabilità al “movimento basket” in Italia, con regole ferme e durature che vadano a premiare chi lavora bene. Perchè la FIP ogni anno si inventa qualcosa di nuovo, ma ala fine dei conti invece di dare una mano alle Società riesce solamente ad affossarle ogni giorno di più.

Quello degli stranieri è un tema che si ripropone ormai da diversi anni. Ma il problema  non è la tutela dei giocatori italiani, il problema è la formazione dei giocatori italiani.

La tutela dei giocatori italiani non serve ad aumentare la qualità dei nostri giocatori, ma ha l’effetto contrario, perchè garantisce loro il posto in squadra. Ma la cosa è peggiore di quello che sembra, perchè questa tutela permette agli italiani non solo di avere un posto nei roster delle squadre di Serie A, ma anche di potersi garantire delle condizioni economiche che in un libero mercato non avrebbero. E Petrucci vorrebbe aumentare questa tutela? Vorrebbe aumentare il numero minimo di giocatori italiani? Ma scherziamo? Bisognerebbe fare il liberi tutti…..

Come dicevo bisognerebbe iniziare a lavorare di più sul campo, iniziando dai piccolini. Lavorare in palestra ma anche nella testa dei ragazzi. Prima di tutto bisognerebbe dare ai piccoli cestisti una cultura cestistica a 360°. Perchè domenica a Bologna hanno ritirato la maglia di Sasha Danilovic, ma purtroppo ci sono molti giovani che non sanno chi sia l’ex n°5 della Virtus Bologna. Qualcuno non sa nemmeno chi è stato Drazen Petrovic oppure Doctor J. Se i ragazzi non hanno interesse per il basket difficilmente diventeranno dei campioni. Poi bisognerebbe tornare a giocare a basket, perchè ora soprattutto nel minibasket si passa il tempo ma non si insegna la pallacanestro, visto che hanno inserito i punteggi a Set in stile pallavolistico, si gioca il 3c3 ed il 4c4 e così via.

Passando ai giocatori, pensando solo all’ultimo ventennio, i vari Myers, Fucka, Pozzecco, Meneghin, Abbio, Pittis, Basile, Galanda, Bulleri, Marconato avrebbero giocato comunque anche in un “mercato libero”. La stessa cosa vale per i grandissimi giocatori che gli hanno preceduti (Meneghin, Riva, Marzorati, Brunamonti, Premier, Villalta…).

Se guardiamo alla Spagna, un paese che eccelle sportivamente non solo nel Basket, vediamo che nel Real Madrid giocano e sono importanti gli spagnoli Rudy Fernandez, Reyes, Rodriguez, Mirotic, Lull, oppure che il Barcellona è costruito intorno a Navarro.

Caro Petrucci, meno tutela e più lavoro!

Basket: Petrucci e gli stranieri in Serie A
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