Fiorentina: Annus Horribilis nonostante la salvezza

Non può che essere definito un Annus Horribilis quello agonistico appena chiuso dalla Fiorentina che ha raggiunto la salvezza ad una giornata dal termine della stagione con la vittoria in trasferta sul Lecce.

Per il secondo anno consecutivo tutto è andato storto, con squadra, società e tifosi che hanno fatto a gara a complicarsi la vita giorno dopo giorno. E’ stata una stagione ancora una volta ricca di infortuni, di incomprensioni, di indecisioni, di critiche e contestazioni. Alla fine, quando tutto va male si entra in un vortice dal quale è difficile uscire, quindi la salvezza conquistata dai viola può esser vista quasi come una vittoria, perchè il rischio di retrocedere ad un certo punto era veramente altissimo.

I problemi di questa Fiorentina sono nati tutti 2 anni fa, quando la squadra dopo la partenza di Prandelli doveva essere rifondata, ma non è stato fatto. I giocatori hanno iniziato a mollare la presa, hanno perso la fame di vittorie ed una scarsa guida in campo e fuori ha fatto il resto. Anche se ovviamente io penso che alla fine i veri responsabile di una stagione sono i giocatori superpagati che scendono in campo.

Che la rifondazione necessaria si è capito anche dalle figurette fatte dagli ex viola, con i napoletani Donadel e Santana che non hanno mai giocato, con i genoani Frey e Gilardino imbarazzanti, con Mutu che ha continuato anche a Cesena a dimostrare di essere un ex giocatore così come Comotto.

In viola quest’anno c’erano tanti che faranno la loro stessa fine, a partire da Vargas che ha visto poco o niente il campo, passando per Marchionni e Gamberini fino ad arrivare a Koldrup e Kharja. Si sono comportati da professionisti invece due svincolati come Montolivo e Natali che probabilmente si ritroveranno al Milan la prossima stagione.

In questa sessione di mercato andrà fatta una vera e propria epurazione, ripartendo dai giovani e dai punti fermi della squadra. Neto se viene ritenuto valido, altrimenti via anche lui, poi Nastasic e Camporese in difesa, Behrami e Salifu a centrocampo e Jovetic in attacco, se ha gli stimoli giusti per giocare in una squadra che almeno nel breve periodo non gli darà grandi soddisfazioni come potrebbero fare invece squadroni come City e United. E poi provare a dare un’altra chance a quel funambolo di Alessio Cerci, un talento impressionante che se si mette in testa di fare il professionista potrebbe diventare un giocatore di livello internazionale.

La prima cosa da fare sarà scegliere il DS a cui farà seguito l’allenatore. Il sogno si chiamava Baldini-Spalleti, ma non arriverà nessuno dei due in viola. Baldini rimane a Roma, mentre l’allenatore di Certaldo rimane in Russia, anche se penso che allenare la Fiorentina sia un sogno che si porta dietro fin da bambino. I Della Valle sfogliano la margherita, vediamo cosa salterà fuori. Il tempo per fare le scelte giuste c’è tutto, ma non è infinito. Oggi qualcuno ha tirato fuori addirittura il nome di Roberto Baggio per la panchina. Sarebbe un sogno, anche se rappresenterebbe un salto nel buio.

Purtroppo però tutto quello che verrà fatto dalla Fiorentina dipenderà anche dal sostegno e dalla carica dei tifosi, i fiorentini, che in questi due anni di basso livello si sono dimostrati poco intelligenti ed inadatti ad una grande squadra. Il tifoso fiorentino è genuino, sanguigno, verace, ma quando le cose non vanno come vorrebbero eccoli lì subito pronti in prima linea a criticare duramente, ecco lì che saltan fuori gli allenatori ed i direttori sportivi da divano, quelli che pensano di essere gli unici depositari della verità e della fiorentinità, quelli che vorrebbero decidere tutto loro, quelli che fanno tutto bene e non sbaglian mai. Purtroppo il pubblico ed i tifosi della Fiorentina sono un ago della bilancia che non stà mai nel mezzo e che anche quest’anno hanno danneggiato la squadra.

Per il resto, il campionato è stato vinto con merito dalla Juventus che si aggiudica il suo 28° scudetto davanti al Milan. L’Udinese compie un altro miracolo, in un campionato livellato verso il basso e si aggiudica il 3° posto. Come la Fiorentina anche altre squadre hanno fatto fatica, con l’Inter e la roma in primis, per non parlare del Genoa che ha rischiato di retrocedere più della Fiorentina. Male anche il Napoli che con la rosa a disposizione doveva chiudere almeno fra le prime 3.

Nastasic, pilastro della Fiorentina del futuro

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