Formula Uno: con la #Ferrari #SF16-H gli ingegneri del Cavallino hanno osato per riportare a Maranello il titolo iridato

Per introdurre la nuova monoposto con cui la Ferrari affronterà il prossimo mondiale di Formula Uno utilizzo le parole di Maurizio Arrivabene, Team Principal della Ferrari, che ha presentato in questo modo la SF16-H: “Il suo nome è Ferrari e credo vada un pochino oltre il semplice concetto di auto da corsa: se poi diventerà un’auto vincente credo entrerà direttamente nel mito“. Chiaro, semplice, diretto.

Partiamo dal fatto che la SF16-H è bellissima e vede il ritorno sulla livrea del colore bianco che si era già visto in alcune monoposto del passato. Sarà anche veloce? Speriamo di sì…..

Ferrari SF16-H
Ferrari SF16-H

Sono 5 i particolari tecnici su cui si sono concentrati gli ingegneri di Maranello per dare a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen una monoposto in grado di lottare per il Mondiale. Ovviamente in Ferrari sono consapevoli di aver fatto un grandissimo lavoro, hanno rischiato molto con alcune scelte e solo la pista potrà dire se sono state vincenti, considerando anche che Vettel e Raikkonen si ritroveranno comunque di fronte degli avversari fortissimi e la vettura da battere credo che sarà ancora una volta la Mercedes. Ma quando ti chiami Ferrari devi correre per vincere.

Ma vediamo quali sono i particolari su cui hanno lavorato a Maranello nella progettazione della SF16-H (nel nome della vettura la H sta per Hybrid).

1 – Musetto: Sono stati confermati i rumors che volevano un musetto in versione corta grazie al quale si avrà un maggior afflusso di aria nella parte bassa della vettura che dovrebbe generare un carico aerodinamico maggiore sull’asse delle gomme posteriori.

Il muso della Ferrari SF16-H
Il muso della Ferrari SF16-H

2 – Sospensioni: Dopo 4 anni Maranello dice addio alle vecchie pull road e ritorna alle push road (come tutta la concorrenza). Questo particolare tecnico dovrebbe garantire una maggiore semplicità della regolazione dell’assetto dell’anteriore e favorire l’acceso e l’intervento da parte dei tecnici.

3 – Aerodinamica: Sono evidenti anche le modifiche aerodinamiche apportate alla vettura. E’ stata rivista la forma dell’air-scope ed è cambiata in modo radicale la “paletta” che devia i flussi d’aria verso il basso. Cambia anche la curvatura della prima parte della dorsale del cofano motore.

L'aerodinamica della Ferrari SF16-H
L’aerodinamica della Ferrari SF16-H

4 – Motore: Le uniche modifiche che si possono vedere sono quelle alla Power Unit, ma gli ingegneri del Cavallino Rampante assicurano che sono state introdotte delle novità tecniche molto estreme. Inoltre, come si vede dall’aerodinamica della monoposto, la Power Unit è dimagrata rispetto al passato. La Ferrari si è concentrata molto sotto questo aspetto per cercare di ridurre il gap con il propulsore della Mercedes.

5 – Posteriore: Sembra che la nuova Ferrari abbia fatto una curva snellente rispetto al passato. Come detto il merito va anche alla Power Unit, per la quale sono state minimizzate ed ottimizzate le dimensioni generali. Questo ha consentito di disegnare un retrotreno molto snello, molto allungato, che crea una sorta di tunnel per i flussi dell’aria più bassi. Nel posteriore si vede anche l’utilizzo del doppio scarico wastegate (uno per bancata).

Da oggi le monoposto inizieranno a scendere in pista a Barcellona per la prima sessione di test invernali. Al via del Campionato Mondiale, per il quale sono previsti ben 21 GP, manca veramente poco visto che il 20 Marzo 2016Melbourne si correrà il Gran Premio di Australia.

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