La crisi nera dei Lakers

Continua la crisi nera dei Lakers non conosce sosta e questa notte al Madison Square Garden di New York è arrivata la quinta sconfitta nelle ultime sei gare disputate. Il record dei gialloviola è quantomai negativo (9-14, 39%) ed è sempre più alto il rischio di essere entrati in un tunnel dal quale diventa ogni giorno più difficile uscire.

Ma la nota più negativa per la squadre allenata da Mike D’Antoni non sono le sconfitte e la pessima posizione in classifica. Il segnale che bisogna preoccuparsi lo ha lanciato Kobe Bryant, perchè non si era mai visto un lottatore ed un vincente come lui far capire a chiare lettere che la fiducia nei confronti della squadra è ai minimi termini. Addirittura nella conferenza stampa pre-Knicks il n°24 gialloviola ha parlato delle ipotesi del proprio ritiro.

Stanotte contro i Knicks di Carmelo Anthony i Lakers sono stati letteralmente spazzati via. Una prestazione imbarazzante, soprattutto difensivamente, nella quale hanno concesso ben 41 punti nella prima frazione di gioco e 68 punti a metà partita. L’orgoglio del Black Mamba ha provato a riportare i gialloviola in partita, ma non c’è stato niente da fare.

I problemi difensivi sono evidenti come hanno dimostrato le ultime partite, ed anche in attacco i Lakers fanno fatica, tirando con percentuali pessime soprattutto dalla lunga distanza. Se escludiamo un Kobe Bryant che sta giocando una delle sue migliori stagioni degli ultimi anni, questi Lakers sono da ultimi posti in classifica. Perchè perde a New York contro quella che appare una delle migliori squadre della stagione è ammissibile, ma perdere contro i Cavs nonostante i 42 punti di Kobe è inammissibile.

Ormai la domanda a LA è una sola: la stagione in corso è già da considerarsi da buttare? Od i Lakers riusciranno ad uscire da questa situazione con il ritorno di Nash e Gasol? E sarà interessante vedere come reggerà la pressione Mike D’Antoni che in questo momento è in serissima difficoltà.

Fanno fatica i nuovi Lakers di Mike D’Antoni

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