Movimento dei forconi: Italia in tilt

A forza di tirare troppo la corda, va a finire che si spezza. Il movimento dei forconi sta mandando l’Italia in tilt mi sembra che sia un segno ben evidente di questa corda che si sta spezzando.

I nostri politicanti ci chiedono ogni giorno di stringere la cinghia, senza però dare l’impressione di fare altrettanto. Soprattutto non danno l’impressione di capire in che situazione tragica dal punto di vista economico si trova tanta gente. Troppa gente!

Il movimento dei forconi è partito dalla Sicilia e giorno dopo giorno sta prendendo sempre più forza in tutta Italia. La sciopero è una manifestazione che và contro i continui salassi che i cittadini sono costretti a subire, ed in questo caso gli autotrasportatori scioperano contro il vergognoso rincaro del gasolio, oltre che dei ticket autostradali e dell’Irpef.

Oggi l’Italia autostradale è spezzettata in mille pezzi a causa dei blocchi imposti dai Tir che oltre a bloccare l’Italia potrebbero mettere in difficoltà il settore agroalimentare italiano, visto che l’86% dei trasporti commerciali nel nostro Paese avviene su strada. Nei prossimi giorni c’è quindi il rischio di trovare gli scaffali vuoti per i prodotti a breve scadenza.

Ma lo sciopero degli autotrasportatori non è l’unica manifestazione di malcontento in questi giorni. Infatti il programma di liberalizzazioni previsto dal governo Monti porterà a scioperi e movimenti di protesta anche per altre categorie. A catena infatti si fermeranno ed incroceranno le braccia anche i tassisti, i ferrovieri, ed i farmacisti. Poi toccherà anche ai benzinai che hanno proclamato 10 giorni di sciopero.

Sarà sufficiente a far capire ai Governanti dell’Italia che si devono dare una svegliata prima che la situazione degeneri? Perchè come al solito quando c’è da stringere la cinghia e mettere le mani in tasca dei contribuenti, a pagare sono sempre gli stessi, che per assurdo  sono anche quelli che hanno meno possibilità di stringerla questa cinghia.

Il movimento dei forconi avanza

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