#NBA: ci saranno alcuni cambiamenti la prossima stagione! Si partirà il 17 ottobre e diminuiranno i Time Out

La NBA ha messo in atto alcuni significativi cambiamenti in vista della prossima stagione. Il Board of Governors della Lega presieduta da Adam Silver si è riunito nella giornata di mercoledì 12 luglio 2017, approvando le modifiche di alcune regole che influenzeranno la prossima stagione. Un cambiamento interessante è la riduzione dei time out durante le partite e nei minuti finali di gioco. Cambierà anche la trade deadline di febbraio e sarà anticipato l’inizio del campionato.

Adam Silver ha annunciato che la stagione NBA 2017/2018 partirà ufficialmente il 17 ottobre 2017. Di conseguenza la NBA ha deciso di cambiare ed anticipare anche la data della trade deadline, ovvero quella dell’ultimo giorno in cui le franchigie potranno effettuare degli scambi di giocatori. La nuova deadline sarà fissata al secondo giovedì del mese prima dell’All Star Game. Nella prossima stagione la deadline è fissata per l’8 febbraio 2017, dieci giorni prima dell’All Star Game che nel 2018 si giocherà allo Staples Center di Los Angeles.

Ma i cambiamenti più interessanti sono quelli che riguardano i time out. Nel corso di una partita ogni squadra avrà a disposizione 7 time out contro i 9 che avevano fino alla scorsa stagione. Il numero totale di interruzioni di gioco, che potranno essere utilizzate dalle due squadre a loro piacimento, scende quindi da 18 a 14 per ogni partita. Inoltre non esisteranno più i famosi time out da 20 secondi, visto che dal prossimo anno tutti i time out avranno la stessa durata di 75 secondi. Inoltre nei 3′ finali di ogni partita sarà possibile richiedere un massimo di 2 time out per squadra, mentre fino a questa stagione erano 3. In caso di tempi supplementari, ogni squadra avrà 2 time out aggiuntivi (precedentemente erano 3). Infine tutti i quarti di gioco avranno 2 time out tecnici obbligatori, che scatteranno a 7 minuti e a 3 minuti alla fine di ogni periodo.

Le modifiche sui time out che entreranno in vigore nella prossima stagione dovrebbero portare ad una riduzione della durata delle partite, garantendo allo stesso tempo anche un miglior ritmo ed una maggiore la fluidità della partita stessa, favorendo anche la visione dello spettacolo per gli spettatori.

Meno time out significa anche meno pause, quindi meno riposo per i giocatori, che alla lunga potrebbero portare ad una diversa gestione delle rotazioni in campo da parte degli allenatori. Inoltre la riduzione dei time out, specialmente quelli da poter chiamare nei minuti finali delle partita, renderà più preziosa la presenza in campo nei minuti finali di giocatori di esperienza. Gli allenatori avranno bisogno di avere in campo giocatori che abbiano la capacità di capire cosa sta accadendo sul parquet e di sapere cosa fare in determinate situazioni anche senza aver bisogno di una sospensione da parte del coach.

Siete pronti per la nuova stagione? Il 17 ottobre arriverà alla svelta…..

Adam Silver, commissioner NBA
Adam Silver, commissioner NBA

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