#PlayoffNBA: Golden State accorcia le distanze (3-2 per i Thunder), ma Oklahoma resta favorita per le #NBAFinals

Questa notte alla Oracle Arena di Oakland è venuto fuori l’orgoglio dei campioni NBA in carica che hanno respinto al mittente gli attacchi (confusi) dei giovani avversari. I Golden State Warriors, sotto per 3-1 nella serie, hanno sconfitto gli Oklahoma City Thunder per 120-111 accorciando le distanze e portandosi sul 3-2. Ma la strada per accedere alle Finals e difendere il Titolo NBA 2015 è ancora in salita.

Golden State sembra essere una lontana parente della squadra che ha incantato tutti la scorsa stagione e nella regular season. La grossa differenza a mio avviso è mentale. Troppi possessi giocati con sufficienza, troppo nervosismo in campo e la consapevolezza di dover pagare dazio dal punto di vista fisico a questi Thunder. Quello più spaesato di tutti è Draymond Green che non riesce a giocare come vorrebbe, non riesce a dominare a livello fisico gli avversari, pagando queste difficoltà anche dal punto di vista mentale.

Oklahoma oltre al solito duo Westbrook-Durant sta trovando continuità in giocatori come Adams, Roberson e Waiters, ma soprattutto sembra avere una grandissima forza mentale. Trascinati Westbrook e Durant i Thunder sembrano aver preso coscienza di poter battere chiunque. L’inattesa impresa contro gli Spurs ha dato ancora più convinzione ai giocatori allenati da coach Billy Donovan e la squadra non molla mai. Lo specchio di questa situazione è gara-1 che ha visto i Thunder ribaltare la partita nell’ultimo periodo.

In gara-5 alla Oracle Arena la tensione si tagliava a fette. L’atmosfera elettrica e sponda Warriors sia i giocatori in campo che i tifosi sugli spalti apparivano nervosi. Coach Steve Kerr non ha niente nel taschino per cambiare l’inerzia della serie se non la speranza che i suoi ragazzi tornino a giocare come hanno fatto fino al termine della regulr season (ma i playoff sono un’altra cosa). I Thunder iniziano la partita con molti errori al tiro e i Warriors prendono subito il comando della gara nonostante uno Steph Curry che lascia spazio ai compagni. Nonostante la mole di gioco prodotta Golden State non riesce a scrollarsi di dosso Durant e compagni che chiudono il primo periodo sotto per 25-21. Kerr trova finalmente un Bogut incisivo sotto canestro ed una fiammata di Curry permette ai Warriors di allungare (grazie anche a un grande Speights) e di chiudere la seconda frazione sul 58-50 con Bogut già a quota 10 punti de 8 rimbalzi (per i Thunder Durant è a quota 15 punti). Nel terzo periodo sale in cattedra Westobrook che porta avanti i Thunder per la prima volta (68-67) e alla Oracle Arena vedono i fantasmi di gara-1 in cui il playmaker dei Thunder girò la partita come un calzino. Ma è solo una ventata, perchè i Warriors riprendono il controllo della gara e tornano ad allungare spinti da Thompson ed Iguodala. Durant prova a tenere a galla i suoi, ma sbaglia la tripla del -3 che riporterebbe definitivamente in partita i Thunder. A quel punto sale in cattedra Curry (31 punti per lui alla fine) che nonostante una palla persa banale decide la gara con una rubata su Durant e con alcuni canestri da MVP che portano la serie sul 3-2. Ai Thunder non sono serviti i 40 punti di Durant ed i 31 di Westbrook.

E l’MVP della stagione 2016 a fine partita ha urlato a gran voce “Non andiamo a casa”.

Stephen Curry ha segnato 31 punti in gara-5
Stephen Curry ha segnato 31 punti in gara-5

I Thunder sono ancora i favoriti per andare alle NBA Finals (che inizieranno il 2 Giugno 2016). Mentalmente in questo momento sembrano più forti dei Warriors, ma contro Golden State non ci scommetterei nemmeno 1 dollaro. Speriamo di vedere un’altra bella partita e magari di vedere la serie andare a gara-7.

Intanto ad Est i Cleveland Cavs hanno vinto gara-5 e si sono portati sul 3-2 contro Toronto. Sulla carta Lebron James e compagni sono super favoriti, ma i Raptors hanno dimostrato di avere una marcia in più quando giocano in casa e stanotte DeMar DeRozan e compagni proveranno a portare la serie a gara-7.

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