Rossi-Ducati: si chiude il sipario?

Rossi in azione a Losail

Sembra che ormai il matrimonio italiano celebrato poco più di un anno fà tra Valentino Rossi e la Ducati sia giunto al capolinea. E’ palese che non ci sono più i presupposti tecnici e psicologici per andare avanti insieme, tanto che la strada da percorrere oggi come oggi non può che essere un divorzio consensuale da ufficializzare il prima possibile.

Le dichiarazioni di Rossi al termine della prima gara stagionale non lasciano più spazio ad interpretazioni, il Dottore, 9 volte Campione del Mondo, non ha più voglia di aspettare. “Le speranze le abbiamo finite tutte nel 2011, ci vorrebbero dei risultati e una moto per fare meglio” dice Rossi, per poi proseguire con “Io ho dato le indicazioni su quali aree bisogna lavorare, che poi sono sempre le stesse, per cercare di fare meglio. La moto è stata cambiata ma l’obiettivo non è stato raggiunto“. Ci è andato giù pesante Valentino consapevole che ormai anche questa stagione è da buttare, perchè tecnicamente non è possibile annullare un simile GAP dai migliori.

Ovviamente, e non da oggi, ci sono i due schieramenti, quello pro Rossi e quello pro Ducati, anche se penso che qui i problemi siano legati ad entrambi.

Rossi sà di essere in sella ad una moto non competitiva ed è costretto a stravolgerla nelle regolazioni per trovare una soluzione che non c’è. Anche spremendola si è accorto che non può e non potrà lottare con i migliori e probabilmente per questo ha deciso, almeno nel suo inconscio ma non solo, che non è il caso di rischiare di finire per terra per ottenere un misero piazzamento alle spalle delle solite Yamaha ed Honda. A torto o a ragione Valentino in sella alla Ducati non è più lo stesso di un paio di anni fà.

In Ducati sono consapevoli di avere una moto non competitiva, anche perchè le prestazioni di Hayden lo confermano. Oltretutto hanno prodotto praticamente 3 moto differenti nel giro di poco più di un anno, cosa che non avrebbero fatto se fossero stati sicuri del loro progetto tecnico. Stanno cercando di assecondare Valentino, anche con dichiarazioni volte ad alleggerire il peso del pilota, ma non ci stanno riuscendo.

Per questo l’unica strada è il divorzio. Valentino non ha più il tempo (ha 34 anni) e la voglia di correre per posizioni che non contano in attesa di un miracolo tecnico della Ducati. A Borgo Panigale non si possono più permettere di tenere in moto un 9 volte iridato ormai stanco dello scarso progetto tecnico che si trova a gestire.

Di sicuro Valentino Rossi non può aver smesso di saper guidare tutto in un colpo e gli almanacchi di motociclismo son lì a dimostralo. Magari in sella alla Ducati, in una situazione tecnica difficile, ha mollato un’pò dopo aver visto che di speranze per il futuro prossimo ce ne sono poche. Ricordo che Schumacher per portare la Ferrari al successo ha dovuto passare attraverso  anni in cui si è quasi sempre dovuto accontentare di posizioni di rincalzo. Rossi questo tempo non lo ha, per questo probabilmente cercherà una soluzione tecnica che gli possa permettere già nell’immediato di tornare competitivo. Sembra che ci sia la Coca Cola alle porte, pronta a dargli una Yamaha privata per affrontare il prossimo mondiale. Sarà vero?

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