Perché la stagione dei Lakers non è un completo fallimento

Era praticamente impensabile che i Los Angeles Lakers non arrivassero ai playoff dopo aver firmato LeBron James in estate. Ed invece i gialloviola sono ormai fuori dalla post-season (solo la matematica regala ancora qualche speranza), ed in una piazza come quella di Los Angeles questa è una grandissima sconfitta. Secondo me invece la stagione dei Lakers non è un completo fallimento. Ma sarà necessario analizzare quello che è successo nel corso dell’anno per capire cosa deve essere fatto in estate per far crescere la squadra attorno al n°23.

La stagione dei Lakers

Statistiche

Partiamo dalle statistiche, più precisamente da quelle dei 4 giocatori chiave della squadra: LeBron James, Lonzo Ball, Kyle Kuzma e Brandon Ingram. A causa degli infortuni che gli hanno colpiti nel corso della stagione, i 4 top player gialloviola sono riusciti a giocare insieme appena 23 partite sulle 82 totali della stagione (Ball ed Ingram non giocheranno più quest’anno). Nelle 23 partite in cui Luke Walton ha potuto contare su tutti e 4 i giocatori i Lakers hanno avuto un record di 15 vinte ed 8 perse. In queste 23 partite il net rating della squadra è stato positivo (+5.3), ed anche il defensive rating di 99.9 è stato ottimo (in i 4 sono stati 373 minuti insieme sul parquet).

Le partite saltate

LeBron James ha giocato fino ad oggi 49 delle 67 partite dei Lakers. Quelle di Lonzo Ball sono invece 47 (e tali rimarranno), mentre Brandon Ingram è arrivato a 52 partite totali. Dei 4 top player quello che ha giocato più continuità è stato Kyle Kuzma con sole 6 partite saltate. Anche Rajon Rondo è stato massacrato dagli infortuni che fino ad oggi gli hanno permesso di scendere in campo solo in 33 delle 67 partite di stagione regolare.

Quando LeBron James si è infortunato nel giorno di Natale i Lakers occupavano il 4° posto ad Ovest ed il raggiungimento dei playoff sembrava scontato.

Proiezione

La proiezione stagionale dei Lakers con i 4 top player in campo avrebbe portato i gialloviola alla postseason. Dal punto di vista statistico i numeri fatti registrare sarebbero valsi, in  una proiezione odierna, il quarto miglior net rating della NBA ed il miglior defensive rating.

Questo ovviamente non vuol dire che senza infortuni i Lakers avrebbero centrato tranquillamente i playoff, ma la sensazione che potessero portare a termine un’ottima stagione rimane. E nella postseason i gialloviola sarebbero stati senza dubbio un’autentica mina vagante.

Ma i Lakers devono fare i conti con quello che è successo in stagione ed è da lì che devono ripartire.

La stagione dei Lakers è stata costellata dagli infortuni
La stagione dei Lakers è stata costellata dagli infortuni

   

Su chi puntare dell’attuale roster

La ricostruzione iniziata nell’estate 2018 ha perso un po’ di slancio dopo la firma di LeBron. Ma si è visto chiaramente che Ball, Ingram e Kuzma possono essere dei giocatori su cui puntare.

Ingram

L’ex Duke ha avuto molti alti e bassi, ma negli ultimi due mesi ha fatto vedere tutto il suo talento e la crescita è stata notevole. Non è un cuor di leone, ma un altro anno di tempo se lo merita. Alla fine chiuderà la stagione con 18 punti, 5 rimbalzi e 3 assist a partita, con il 52% al tiro. Deve migliorare sul tiro dalla lunga distanza e dalla linea di carità, ma avrà ben 5 mesi per farlo e per essere pronto ad ottobre 2019.

Ball

Lonzo è quello che più mi ha impressionato per le così dette “intangibles“. La sua gestione della squadra è migliorata nel corso della stagione, ed i Lakers sono calati drasticamente dal momento del suo infortunio. Anche lui, ancor più che Ingram, dovrà lavorare molto sul tiro in estate.

Kuzma

Il più affidabile ad oggi è senza dubbio Kuzma. La rivelazione della scorsa stagione si è confermato anche in questo suo secondo anno di NBA, dove è stato il secondo violino della squadra dopo LeBron James. Ed il prossimo anno potrebbe fare il definitivo salto di qualità di cui hanno bisogno i gialloviola.

Hart

Chi invece mi ha deluso è stato Josh Hart. Pensavo che nel suo secondo anno tra i PRO potesse dare qualcosa di più, invece è stato autore di una stagione anonima, nonostante abbia avuto a disposizione oltre 25′ di media sul parquet anche grazie agli infortuni degli altri giocatori. Si meriterà la fiducia?

Il futuro

Ovviamente il futuro dei Lakers dipende da quali giocatori riusciranno a portare in California durante l’estate. La free agency 2019 mette sul piatto diversi giocatori importanti, da Kawhi Leonard a Kevin Durant, passando per Klay Thompson e Kyrie Irving. Senza dimenticare Kemba Walker, DeMarcus Cousins, Jimmy Butler, Nikola Vucevic e Tobias Harris.

Firmare uno o due dei primi quattro giocatori della lista, andando a rinforzare il roster attuale, vorrebbe dire quasi automaticamente diventare una contender per il titolo. Ma non sarà facile, nonostante la scorsa estate sia stata invertita la tendenza negativa della free agency con la firma di LeBron James.

La prima cosa da fare sarà quella di trovare un allenatore all’altezza. Spiace per il buon Luke Walton, ma non sembra essere pronto per guidare una squadra come i Lakers. Nei 3 anni sulla panchina gialloviola non è riuscito a dare un’impronta alla squadra ed è apparso in seria difficoltà in diversi frangenti, soprattutto nella gestione dei finali di partita ed in quella dello spogliatoio. Walton è stato perennemente in discussione, quindi al 99% verrà sollevato dal suo incarico a fine stagione. Anche perché esonerarlo adesso che i playoff sono un miraggio sarebbe inutile. Ma chi prendere al suo posto?

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