Vorrei la pelle nera

Vorrei la pelle nera

Vorrei la pelle nera. In questo caso non è il titolo di una canzone, ma solo l’iniziativa proposta dalla FIP, ed in primis dal presidente federale Dino Meneghin, per contrastare e condannare un episodio di razzismo che si è verificato in occasione di una partita del campionato femminile di serie A.

Abiola Wabara, questo è il nome della giocatrice vittima di questo triste episodio, nata a Parma ma di chiare origini nigeriane, è una cestista che veste anche la maglia della nostra Nazionale. Secondo alcuni (idioti, e sono buono) il suo colore della pelle la rende diversa, tanto che questi pseudotifosi hanno rivolto ripetutamente insulti molto pesanti alla Wabara arrivando addirittura agli sputi. Nonostante questo nessuno ha ritenuto di dover interrompere l’incontro, a partire dagli arbitri che non hanno nemmeno segnalato l’accaduto sul referto di gara.

Ed ecco quindi questa iniziativa della FIP, che si rivolge ai campionati professionistici e non solo. Ieri sera hanno aderito per primi giocatori e staff di Armani Jeans e Montepaschi che sono scesi in campo raccogliendo l’invito a colorarsi la pelle con un segno nero ben visibile in rappresentanza dei colori di tutte le etnie e per dire “no” al razzismo.

Purtroppo ancora nel 2011 siamo costretti a gesti del genere per inseguire quell’uguaglianza razziale e sociale che per colpa dei soliti cretini resta ancora lontana. Anch’io vorrei la pelle nera.

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